Marco Cocci legge Cerami – intervista

Marco CocciCorriere Fiorentino, 19 febbraio 2014

«Dovevo nascere nell’Ottocento: ho un’indole romantica e credo all’amore unico». Marco Cocci descrive la sua natura, e confessa di sentirsi vicino a quell’Orazio che porterà in scena al teatro di Rifredi venerdì alle 21. Per amore di Serena si traveste da donna, sperando di poterle essere accanto senza difficoltà. Finché anche Serena non avrà la stessa idea: indossare abiti maschili per conoscere meglio Orazio. È questa la trama di Amorosa presenza, il romanzo che Vincenzo Cerami scrisse dopo il successo di Un borghese piccolo piccolo, che sarà presentato in lettura scenica da Cocci e Aisha Cerami (figlia dello scrittore), con le musiche di Nicola Piovani.

«Orazio si traveste per paura di non essere all’altezza, ma questo nuoce al rapporto perché rinuncia alla possibilità di essere se stesso» dice ancora Cocci. Per lui, questa storia è una metafora di quel che accade ogni giorno: «Orazio usa un travestimento fisico, ma nella vita ci travestiamo tutti. All’inizio ci mostriamo in tutta la nostra meraviglia, poi arrivano le difficoltà e chi ti aveva percepito come un Principe Azzurro non accetta di vederti cadere».

La lettura sarà curata da Angelo Savelli, che con Cerami realizzò L’amore delle tre melarance al festival di Avignone: «Sono molto legato a questo romanzo — afferma — ricordo alcune giornate a Sabaudia ad ascoltare Cerami e Piovani che discettavano sulla possibilità di trasformare in uno spettacolo musicale Amorosa presenza. Ogni tanto mi intromettevo anch’io nella segreta speranza di venire coinvolto in quel progetto». Ora, almeno in parte, quel progetto diventa realtà.

Gherardo Vitali Rosati RIPRODUZIONE RISERVATA

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