Corriere Fiorentino, 7 agosto 2014
C’è sempre qualcuno che la tira fuori. Buio, tutti col naso all’insù a caccia di stelle di cadenti. E arriva «San Lorenzo, io lo so perché tanto / di stelle per l’aria tranquilla /arde e cade». Non c’è 10 agosto senza il X Agosto. Quello di Pascoli. E a recitarlo ci penserà l’attore Alessio Boni. Per di più nella casa del poeta, a Castelvecchio (Barga), dove dopo un’introduzione di Luca Scarlini, inizierà il recital – per la regia di Alessandro Bertolucci – che vedrà l’attore in scena al fianco del pianista e compositore Bruno Canino (domenica, ore 21.15; 20 euro, info 348-7505767). «Abbiamo raccolto undici poesie tratte da Myricae e Canti di Castelvecchio — ci dice l’attore — al centro ci sarà ovviamente X Agosto, dove Pascoli racconta l’uccisione del padre Ruggero, con una metafora straordinaria. Le stelle cadenti diventano le lacrime del cielo per la scomparsa dell’uomo, a sua volta paragonato a una rondine, che muore mentre porta il cibo ai suoi piccoli».
Quel che più lo colpisce, di Pascoli, è «il suo immaginario sconfinato. Anche quando si chiude a Barga, sa creare miliardi d’immagini nel giro di una strofa, passando dai mari alle stelle, dalla botanica all’entomologia. È quel che dice Shakespeare, nell’Amleto: ‘Potrei viver confinato/ in un guscio di noce, e tuttavia/ ritenermi signore d’uno spazio /sconfinato’. E poi Pascoli conserva un’innocenza fanciullesca anche a quarant’anni: uno sguardo nei confronti del mondo che in genere si perde crescendo. Sapeva farsi affascinare dallo sbocciare di una rosa canina e costruirci su una poesia».
Se ora Alessio Boni parla con grande entusiasmo di letteratura, è anche grazie all’Accademia Silvio D’Amico. «Ricordo Orazio Costa che ci faceva l’analisi de Il naufrago (che sarà letta domenica) per aiutarci a recuperare quella puerilità sincera. Ma in quegli anni ho riscoperto tutti i grandi, anche Dante. Ho proprio goduto studiando i suoi versi. Dico sul serio». A scuola, è diverso: «pensi al motorino, alla ragazzina, e non hai l’esperienza di vita per apprezzare quei testi. Che però in qualche modo restano dentro di te e ti formano. Ma per capirli davvero bisogna rileggerli più tardi». E come sarà recitare Pascoli a casa di Pascoli? «Mamma mia! Mi emoziona tantissimo continua Boni — mi lascio molto influenzare dai posti in cui mi trovo. Sono stato anche nella casa di Dostoevskij a San Pietroburgo, in quella di Leopardi a Recanati… Per questo non sono riuscito a dire di no, anche se questi giorni, per me, sono massacranti».
Si trova infatti ancora a Palermo a girare la serie tv La catturandi, in onda in autunno su RaiUno. «Interpreto il direttore di una banca d’affari, che scende dal Nord per fare un grande investimento con le pale eoliche. Appena intuiscono il gran giro di soldi, intervengono gli scagnozzi della criminalità organizzata». Boni tornerà a teatro da novembre col Visitatore di Éric-Emmanuel Schmitt al fianco di Alessandro Haber, e sarà poi di nuovo sul set, come protagonista di Respiri, il thriller psicologico firmato dall’esordiente Alfredo Fiorillo.
Gherardo Vitali Rosati © RIPRODUZIONE RISERVATA