Human di Marco Baliani – recensione

humanVenerdì 10 Febbraio 2017, Corriere Fiorentino

Un enorme patchwork di maglie e pantaloni fa da sfondo a «Human», il nuovo spettacolo di Marco Baliani e Lella Costa andato in scena all’Aurora di Scandicci. E se nel grande fondale Antonio Marras ha posto decine di abiti e stracci, sulla scena si susseguono altrettanti personaggi che ruotano intorno alle migrazioni. Si parte dal mito di Leandro, che ogni notte attraversava il mare a nuoto per raggiungere la sua Ero, e si arriva ai profughi di oggi e a chi gravita intorno a loro, come una fotografa, un soccorritore, o dei pescatori. Ma la magia non avviene. I quattro giovani attori italiani che cercano di mettere pathos nelle storie dei migranti nulla aggiungono – anzi – alle vicende vere che troviamo sui media. Più riusciti i personaggi nostrani, come la signora veneta inconsapevolmente razzista, che però ci riportano a tematiche fin troppo dibattute e su cui tutti siamo già preventivamente d’accordo.

Gherardo Vitali Rosati

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