Giovedì 11 Maggio 2017, Corriere Fiorentino
Una serie di sipari in velluto rosso caratterizzano la scenografia de «La morte di Danton». L’opera di Büchner sul confronto finale fra i leader della Rivoluzione va in scena alla Pergola per la regia di Mario Martone. Il più moderato Danton, amante dei piaceri e delle donne, è interpretato da un Giuseppe Battiston incisivo e mai fuori le righe. Robespierre, che condanna a morte l’ex amico, è Paolo Pierobon, che però risulta meno sfaccettato e credibile. Alti e bassi nel cast di 29 attori (ottimi Michelangelo Dalisi e Irene Petris: i coniugi Desmoulins, fedeli dantonisti, e convincente Iaia Forte, la moglie di Danton). Molto belle alcune immagini: una teoria di corpi senza testa che cantano la marsigliese, o dei sipari che a momenti sembrano ghigliottine. Non mancano però trovate a effetto ma gratuite, come il denudarsi di un’amante di Danton, che resta vestitissimo, o l’uso caotico della platea.
Gherardo Vitali Rosati
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