25 Maggio 2017, Corriere Fiorentino
Un intenso ritratto dei trentenni di oggi che affonda le sue radici in un capolavoro di Cechov. È «Vania» della compagnia Oyes, presentato a Siena per In-Box dal Vivo, dove ha vinto il secondo premio: nove repliche, pagate, fra cui anche Firenze (Cantiere Florida), Barberino, Reggello e Siena. Ora, i personaggi di Cechov vivono nella periferia lombarda e il vecchio professore è un malato terminale: non lo vediamo mai, ma riusciamo a immaginarlo costantemente. Il suo respiro regolare scandisce il ritmo di questa casa dove nessuno vive la vita che aveva sognato. Come nel testo originale, il protagonista (un convincente Fabio Zulli) ha trentacinque anni e sente di sprecare la sua esistenza, ma è incapace di cambiarla. Stefano Cordella dirige uno spettacolo profondo ed emozionante, e coordina una scrittura collettiva davvero magistrale. Bravi gli attori, fra cui un’ottima Francesca Gemma, che incanta quando canta a cappella Mad World.
Gherardo Vitali Rosati © RIPRODUZIONE RISERVATA