Giovedì 26 Ottobre 2017, Corriere Fiorentino
Scritto interamente in versi, «Richard II» costituisce una rara eccezione per Shakespeare, che in genere alterna prosa e poesia. Anche per questo il dramma, incentrato sulla destituzione di un re impulsivo e scialacquatore ma pur sempre legittimo, è poco rappresentato in Italia. Ora lo riporta in scena Peter Stein, in una produzione del Metastasio di Prato (repliche fino a domenica), con Maddalena Crippa nel ruolo del titolo. Nella scenografia elegante ed essenziale di Ferdinand Woegerbauer, gli attori danno voce alla traduzione di Alessandro Serpieri, attentissimi al ritmo e alla precisione della declamazione. Ma questo rende iper-costruiti i loro personaggi, che non prendono realmente vita, nonostante il loro talento. E altrettanto meccaniche risultano le poche scene d’azione. Più intenso il finale, quando il dramma e le riflessioni di Richard e del suo rivale Bolingbroke (Alessandro Averone) riescono a coinvolgerci.
Gherardo Vitali Rosati © RIPRODUZIONE RISERVATA