Il viaggio di Rachel. Dall’America alla Striscia di Gaza.

Mercoledì 24 gennaio 2018, Corriere Fiorentino

Quando è stata uccisa nella striscia di Gaza, Rachel Corrie aveva appena 24 anni. Partita come volontaria, per bloccare la distruzione israeliana delle case palestinesi, fu schiacciata da un bulldozer nel 2003. La sua storia rivive ora grazie all’attrice Maria Laura Caselli che ha portato in scena, alle Laudi, «Mi chiamo Rachel Corrie» (a Ponte a Ema il 2 febbraio). Scritto da Alan Rickman con Katharine Viner partendo dai diari dell’attivista, lo spettacolo si apre con la vita ordinaria della ragazza negli Usa. Ma dopo questo inizio lungo e poco incisivo, tutto cambia (anche l’intensità della recitazione) quando si arriva in Palestina, dove Rachel scopre una vita sempre in pericolo, e le famiglie che subiscono, inermi, la distruzione del loro mondo. Antonio Ligas firma la regia di uno spettacolo ritmato, con una scenografia semplice ma potente di Franesca Marasà, e due ottime voci registrate: Giusi Saija e Sebastiano Lo Monaco.

Gherardo Vitali Rosati © RIPRODUZIONE RISERVATA

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