Facce da Happy Hour di un futuro distopico

Venerdì 2 novembre 2018, Corriere Fiorentino.

Un futuro distopico, dove un nuovo totalitarismo si afferma sotto gli occhi divertiti di due ragazzini. Con Happy Hour, una coproduzione del Metastasio di Prato in scena fino a domenica al Fabbrichino, la squadra vincente de La Merda riesce ancora a tenerci incollati alla scena per 75 minuti. L’autore, Cristian Ceresoli, ci porta in un mondo grottesco e surreale, dove niente è normale ma tutto (o quasi) è minacciosamente vicino alla nostra realtà. In scena la straordinaria Silvia Gallerano, che sa trasformarsi continuamente, giocando con mille smorfie facciali, cambiando voci e accenti per evocare mille personaggi. Un gioco complesso e ritmato condiviso, al suo fianco, da un convincente Stefano Cenci, alle prese con altrettante interpretazioni. Li dirige il danese Simon Boberg, che costruisce un percorso sospeso su dei praticabili dove i due corrono di continuo, mentre le loro voci amplificate (troppo) scandiscono un ritmo incalzante.

Gherardo Vitali Rosati
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