Il Premio Ubu al Sotterraneo

Mercoledì 9 dicembre 2019, Corriere Fiorentino.

Nove anni fa, un premio Speciale segnava l’inizio della loro carriera, apertasi felicemente pochi anni prima. Ora, i fiorentini del collettivo teatrale Sotterraneo, tutti under 40, si sono aggiudicati il più ambito riconoscimento della scena italiana: il Premio Ubu al miglior spettacolo 2018, per il loro Overload. Quando, lunedì sera, è arrivato l’annuncio, durante la cerimonia tenutasi al Piccolo di Milano e trasmessa in diretta su Radio 3, il palco è stato invaso da un gruppo festoso di ragazzi che così eleganti non si erano mai visti. “Siamo in stato di shock – ha detto Daniele Villa, tra i fondatori del gruppo e autore del testo dello spettacolo – ora temiamo che qualcuno venga a dirci che c’è un errore, come è successo agli Oscar per La La Land, e ci riprenda il premio”. In effetti, fra i quattro finalisti, Overload era l’unico spettacolo autoprodotto, contro colossi come il Piccolo, lo Stabile di Napoli o Ert (Emilia Romagna Teatro). “Ma noi veniamo sostenuti da anni da festival, centri di produzione, centri di residenza, che costituiscono una fetta importantissima dell’ecosistema italiano – ha detto Villa – il lavoro ha debuttato in un festival come Vie di Modena, organizzato da Ert, ed è nato con un punto di vista europeo – che secondo noi è prioritario per chi fa il nostro mestiere e non solo – è infatti partito da Lisbona, dall’Inghilterra, dalla Spagna”. Lo spettacolo, presentato recentemente anche al Florida di Firenze, si muove sulla falsariga della vita di David Foster Wallace. Nell’epoca di internet e degli smartphone, il Sotterraneo riesce a rappresentare sul palco quel che accade nella nostra mente, dove i pensieri si sovrappongono continuamente. Ecco allora che gli attori sono regolarmente interrotti da altre scene che si attivano partendo da semplici collegamenti (da una guerriglia urbana si passa a un celebre graffito di Bansky con tanto di visita guidata delle opere dell’artista).

Ma la Toscana degli Ubu non finisce qui. A partire dal premio al Miglior allestimento scenico, vinto dallo scenografo toscano Marco Rossi, insieme al costumista Gianluca Sbicca, per Freud o l’interpretazione dei sogni, la megaproduzione del Piccolo teatro di Milano che coinvolge anche per drammaturgia e regia due artisti di riferimento della nostra regione: Stefano Massini e Federico Tiezzi. Per le Musiche originali ha vinto invece Andrea Salvadori – che da anni lavora a Volterra con Armando Punzo e la sua Compagnia della Fortezza – per Beatitudo, l’ultima fatica del gruppo ispirata all’opera di Borges. Alla compagnia Aldes, di Lucca, diretta dal coreografo Roberto Castello, va il Premio speciale 2018. E fra gli altri premi speciali anche un libro, La possibilità della gioia. Pippo Delbono, di Gianni Manzella, edito dalla coraggiosa casa fiorentina Edizioni Clichy.

Gherardo Vitali Rosati
© RIPRODUZIONE RISERVATA

Leggi il pdf