Mercoledì 18 settembre 2019, Corriere Fiorentino.
Franco Zeffirelli ai suoi inizi, giovane affamato artista impegnato a proporre la sua estetica in tutte le discipline. Il più raro e meno conosciuto Zeffirelli sperimentatore nella prosa, che si confronta con i maestri Tennesse Williams e Edward Albee. E poi il suo cinema, nelle mille sfaccettature nelle quali si è espresso. Con tre mattatori: Luca Scarlini il 2 ottobre, Gherardo Vitali Rosati il 7 novembre e Giovanni Bogani il 23 gennaio e il 13 febbraio, ognuno per la sua specificità: narratore, critico teatrale e critico cinematografico. Riparte così, con il ciclo di conferenze «Corrispondenze» per la prima volta supportato dalla Fondazione CR del neo presidente Luigi Salvadori, il programma di 26 iniziative della Fondazione Zeffirelli intitolato Il set e la scena , curato dal direttore artistico Francesco Ermini Polacci e dalla coordinatrice per le attività didattiche Maria Alberti e accompagnato ogni volta da visite guidate tematiche nel museo di San Firenze. Ex tribunale nel quale da poco è arrivato anche il secondo inquilino, la Fondazione Bocelli, e tra poco — annuncia la vicesindaca Cristina Giachi — anche il terzo, con un bando alle fasi finali. La vicesindaco ha colto l’occasione per chiudere la querelle relativa al contratto d’affitto, iniziata dallo scambio tra il presidente della Fondazione Pippo Zeffirelli e l’assessore Alessandro Martini: dopo che il primo ha chiesto a Palazzo Vecchio l’abbattimento dell’affitto, e con il secondo che ha ricordato come sia impossibile farlo a meno di non commettere danno erariale. «L’assessore Martini ha detto una cosa sacrosanta — ha aggiunto Giachi — abbiamo una presenza inserita in precisi binari amministrativi oltre i quali la legge non ci consente di andare. Cosa diversa è lavorare per aiutare la Fondazione per attrarre quelle risorse che servono alla sua crescita». Infatti è lo stesso figlio del Maestro a fare un passo indietro: «Per quanto riguarda le mie dichiarazioni della scorsa settimana», ha anticipato, «voglio sottolineare che non era una polemica verso il Comune ma un augurio che il Comune stesso potesse aiutarmi a trovare una soluzione per abbassare l’affitto». Al ciclo «Corrispondenze» si aggiungeranno «Le professioni dello spettacolo», un programma di incontri con gli studenti delle scuole superiori con lo scenografo Carlo Centolavigna, il regista Massimo Luconi e la costumista Elena Puliti, e «La domenica delle famiglie». «Vogliamo costruire un multiforme percorso di arricchimento culturale — chiosa Ermini Polacci — rivolto a tutti: facendo conoscere, a bambini e adulti, a curiosi e appassionati, la straordinaria arte di Franco Zeffirelli».
Edoardo Semmola
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