IL CHIOSTRO – Dialoghi sulla Repubblica il 2 giugno in onda su Rai5.
Il 2 giugno 2020 Fondazione Toscana Spettacolo e Fondazione Sistema Toscana presentarono il video-racconto teatrale Il Chiostro, Dialoghi sulla Repubblica”, ideato dal direttore di FTS Patrizia Coletta. Il lavoro, diretto dal regista Tobia Pescia su una sceneggiatura di Gherardo Vitali Rosati, è interamente girato nel Chiostro di S. Apollonia a Firenze, lo storico complesso dove hanno sede le due fondazioni, e vede protagonisti gli attori Gaia Nanni e Sandro Lombardi. Se nel 2020 il video-racconto debuttò su numerose tv regionali e su intoscana.it – il portale ufficiale della Toscana, quest’anno è stata la tv nazionale a sceglierlo appositamente per le celebrazioni della giornata del 2 giugno. Andrà in onda, infatti, alle 17.15 su Rai 5 e sarà visibile anche nei giorni seguenti, on demand su RaiPlay. La Rai sta facendo precedere la trasmissione da pillole video e post social che annunciano l’avvicinarsi dell’evento. Lo scorso anno le due Fondazioni regionali dedicarono il video al personale medico sanitario della Toscana. Una dedica più che mai viva e attuale anche per il prossimo 2 giugno.
Al centro del lavoro intitolato “Il Chiostro, Dialoghi sulla Repubblica” trovano spazio i valori della Costituzione che riguardano la cultura, l’arte e la conoscenza, in relazione alla libertà e alla socialità. Il video contiene brani di autori come Salvatore Quasimodo, Mario Luzi, Fernando Pessoa e Patrizia Cavalli. E non mancano le voci dei Padri Costituenti come Giorgio La Pira e Pietro Calamandrei, che oggi risuonano più attuali che mai. Da quei loro articoli è nata un’attenzione forte anche ai temi della cultura, sui quali si è poggiato il nostro ordinamento giuridico. E hanno posto la parola fine alla pena di morte, abolita per la prima volta al mondo in Toscana nel 1786. Il Chiostro ci riporta a quel 2 giugno del 1946, giorno del voto e della rinascita, per poi proseguire verso il futuro, con impliciti rimandi anche ai nostri giorni. I due attori si muovono all’interno del chiostro, prezioso monumento ma anche testimonianza vivente, con i suoi graffiti, dei tanti movimenti studenteschi che da lì sono transitati e che ancora oggi rappresenta un presidio culturale regionale.